Per togliere un elettrone a un atomo e quindi farlo diventare uno ione gli si può fornire una certa quantità di energia che viene chiamata energia di ionizzazione che è l'energia minima richiesta per allontanare da esso\a un elettrone e portarlo a distanza infinita e che si misura in kilojoule per mole (kJ/mol), in kilocalorie per mole (kcal/mol) o in elettronvolt (eV). Essa varia a seconda della specie atomica. Naturalmente, più gli elettroni sono vicini al nucleo (come nei non metalli) tanto maggiore è la quantità di energia che deve essere somministrata per allontanare gli elettroni dall'atomo.
Se si allontana dall’atomo il primo elettrone esterno, l’energia si chiama energia di prima ionizzazione. Questa distacca un elettrone p, la seconda ne distacca uno s dal sottolivello completo s. L’energia di ionizzazione del terzo elettrone è maggiore perché, mentre l’atomo perde elettroni, la sua carica nucleare si mantiene costante e gli elettroni rimasti sono trattenuti più saldamente.
L’energia di quarta ionizzazione è circa quattro volte la terza.
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