Le categorie della tavola periodica.
La Tavola Periodica è divisa in diverse categorie di elementi: i metalli alcalini, i metalli alcalino terrosi, i metalli del blocco D, i lantanidi, gli attinidi, i metalli del blocco P, i non metalli e i gas nobili.
I metalli alcalini (Litio, Sodio, Potassio, Rubidio, Cesio, Francio) sono gli elementi che fanno parte del primo gruppo della tavola periodica. Sono composti basici, in quanto riescono a neutralizzare gli acidi, manifestano i più bassi valori di elettronegatività , ma quello che interessa a noi è che reagiscono violentemente a contatto con l’acqua.
I metalli alcalino terrosi (berillio, magnesio, calcio, stronzio, bario, radio) costituiscono il secondo gruppo della tavola periodica degli elementi. I metalli alcalino terrosi (escluso il berillio), sono metalli dal colore argenteo, soffici, con bassa densità. Reagiscono prontamente con gli alogeni (un gruppo di elementi estremamente reattivi) per formare sali con l’acqua, anche se non così rapidamente come i metalli alcalini, per formare idrossidi alcalini (basici). Ad esempio, mentre il sodio e il potassio reagiscono violentemente con l'acqua a temperatura ambiente, il magnesio reagisce solo con il vapore acqueo e il calcio con l'acqua calda.
I metalli del gruppo (blocco) D o elementi di transizione (scandio, titanio, vanadio, cromo, manganese, ferro, cobalto, nichel, rame, zinco, ittrio, zirconio, niobio, molibdeno, tecnezio, rutenio, rodio, palladio, argento, cadmio,afnio, tantalio, tungsteno, renio, osmio, iridio, platino, oro, mercurio, ruthrfordio, dubnio, seaborgio, bohrio, hassio, meitnerio, darmstadtio, roentegenio, ununbio) sono definiti come gli elementi che formano almeno uno ione con un sottoguscio d parzialmente riempito di elettroni.
I lantanidi sono la serie di elementi chimici con numero atomico compreso tra 57 e 70, che nella tavola periodica seguono il lantanio. I lantanidi (lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tulio, itterbio) vengono anche designati come 'terre rare', sebbene questa espressione si riferisca più precisamente ai loro minerali. I lantanidi si trovano in minerali relativamente abbondanti in natura; la loro fonte principale è la monazite, ma sono presenti anche nella cerite e nella gadolinite. La separazione è particolarmente complessa poiché questi elementi hanno propretà chimiche simili e l'isolamento delle varie specie può necessitare centinaia di cristallizzazioni frazionate.
Gli attinidi sono elementi chimici radioattivi, con numero atomico compreso tra 89 e 102, che nella tavola periodica seguono l’attinio. Solo i primi quattro elementi della serie si trovano in natura in quantità apprezzabili; i rimanenti, con numero atomico maggiore di 92, vengono prodotti per via sintetica e sono detti elementi transuranici.Gli attinidi comprendono, in ordine di numero atomico crescente, attinio, torio, protoattinio, uranio, nettunio, plutonio, americio, curio, berkelio, californio, einstenio, fermio, mendelvio e nobelio.
I non metalli (idrogeno, carbonio, ossigeno, azoto, fosforo, zolfo, selenio, bromo) sono gli elementi che nella tavola periodica compaiono sulla destra. Metà di questi sono costituiti da gas; il bromo a temperatura ambiente è liquido, mentre tutti gli altri sono solidi. Le caratteristiche fisiche di questa classe di elementi sono in genere opposte a quelle dei metalli e non sono buoni conduttori nè di calore nè di elettricità. Alcuni di questi elementi, solidi, presentano comportamenti intermedi tra quelli di un metallo e quelli di un non metallo; vengono definiti semimetalli e molti sono semiconduttori.
I gas nobili costituiscono il diciottesimo gruppo della tavola degli elementi. Ne fanno parte i seguenti elementi: Elio, Neon, Argon, Kripton, Xenon, Radon. Il termine gas nobili deriva dal fatto che questi gas non reagiscono con gli elementi "comuni". I gas nobili venivano anche chiamati gas inerti, ma il termine non era accurato, in quanto alcuni di essi hanno mostrato di prendere parte in reazioni chimiche. A causa della loro non-reattività, i gas nobili non furono scoperti fin quando l'esistenza dell'elio non fu dedotta ipoteticamente da un'analisi spettrografica del Sole e successivamente provata in laboratorio. I gas nobili inoltre hanno forze di attrazione interatomica molto deboli e conseguentemente punti di fusione ed ebollizione molto bassi.
giovedì 26 marzo 2009
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