giovedì 12 marzo 2009

La scoperta del neutrone

Nei primi anni del XX secolo si riteneva che la materia fosse costituita da atomi, a loro volta costituiti da elettroni e protoni. Dal momento che queste particelle avevano carica elettrica uguale ma di segno contrario, gli elettroni avevano carica positiva, mentre i protoni carica negativa, si era perciò convinti che l’atomo, che era elettricamente neutro, contenesse lo stesso numero di protoni e di elettroni in modo che le cariche si annullassero a vicenda.

Nel 1930, il tedesco Walter Wilhelm Bothe, analizzando una radiazione secondaria ottenuta inviando raggi alfa ottenuti dal polonio su una lamina di berillio, scoprì che la radiazione era composta da particelle prive di carica elettrica.

Nel 1932 l’inglese James Chadwich, dimostrò che la radiazione secondaria ottenuta da Bothe era sempre formata da particelle con massa uguale, indipendentemente dal materiale utilizzato, a queste particelle venne dato il nome di neutroni, esse sono prive di carica elettrica.

La massa del neutrone è 1,675 X 10-27 kg, quasi uguale a quella del protone, perciò era chiaro che il neutrone non poteva essere formato dall’unione di un protone con un elettrone.

Possiamo perciò affermare che gli atomi contengono tre tipi di particelle principali, i neutroni, gli elettroni e i protoni.

1 commento:

Nicola De Blasis ha detto...

Nel testo vi è un inversione di carica: elettrone carica positiva protone carica negativa.
Cordiali saluti