Nel XIX secolo, gli scienziati avevano cercato dei criteri per classificare gli elementi.
Nel 1817 Dobereiner scoprì che calcio, bario e stronzio avevano proprietà simili e per questo definì triade questo gruppo di tre elementi.
Nel 1863 Newlands, in base all'ordine crescente di massa atomica e notando che ogni otto elementi si ripetevano proprietà simili, suddivise in sette gruppi di sette elementi ciascuno gli elementi conosciuti e definì tale suddivisione legge delle ottave.
Nel 1869 Mendeleev, suggerì che le proprietà degli elementi fossero una funzione della loro massa atomica, ma si rese conto che proprietà simili ricorrevano dopo periodi di lunghezza variabile.
Nel 1871 Mendeleev e Meyer, indipendentemente l'uno dall'altro, costruirono una tavola degli elementi formata da otto colonne, nelle quali erano raggruppati gli elementi con proprietà simili, per fare ciò si dovettero lasciare degli spazi vuoti, affermando che dovevano esistere elementi non ancora conosciuti, scoperti intorno al 1900.
In onore al chimico russo la tavola prende anche il nome di tavola di Mendeleev. Si articola in gruppi e periodi.
Ogni gruppo (colonna della tabella) comprende gli elementi che hanno la stessa configurazione elettronica esterna (modo in cui gli elettroni si dispongono attorno al nucleo). All'interno di ogni gruppo si trovano elementi con caratteristiche chimiche simili.
Ogni periodo (riga delle tabella) inizia con un elemento, il cui atomo ha come configurazione elettronica esterna un elettrone di tipo s, o ns dove n è il numero quantico principale e procedendo verso gli atomi successivi del periodo, il numero atomico Z aumenta di una unità ad ogni passaggio.
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